L’alleanza tra compagnie marittime è un argomento abbastanza sconosciuto e poco affrontato eppure è tramite questi accordi che viene gestita la maggior parte dei traffici containerizzati mondiali.
Oggi a causa della globalizzazione la competizione all’interno dei mercati si è fatta più aspra e il settore dello shipping non fa eccezione.
Con riguardo al settore marittimo la diminuzione della crescita dei volumi e l’eccesso di capacità degli ultimi anni, hanno evidenziato la necessità di migliorare le operazioni e l’efficienza del settore. Tramite le alleanze le compagnie navali riescono a razionalizzare l’utilizzo delle risorse e i costi.
Vediamo quali sono le principali alleanze armatoriali che oggi operano sul mercato mondiale:
- 2M: MSC e Maersk
- Ocean Three: CMA-CGM, China Shipping Container Line e UASC
- G6 Alliance: Hapag Lloyd, NYK Lines, OOCL, Hyunday, APL e MOL
- CKYHE: K-line, Yang Ming, Hanjin, CSCL
Queste quattro alleanze complessivamente con le loro flotte coprono la quasi totalità del traffico marittimo mondiale offrendo servizi sulle linee tra Asia ed Europa e tra quest’ultima e l’America.
Il successo delle alleanze è da ricercare nel fatto che, tra i diversi strumenti strategici a disposizione delle compagnie marittime, queste sono quelle che riescono a garantire il perseguimento degli obiettivi comuni consentendo, comunque, di mantenere un buon livello di indipendenza e di autonomia gestionale rispetto ai propri partner.
L’alleanza, di norma, non prevede l’acquisizione di partecipazioni azionarie reciproche e consente di mantenere invariate le proprie tariffe (L. Siviero, Economia dei trasporti intermodali e innovazione logistica, 2010, Milano). L’oggetto principale dell’alleanza è la migliore utilizzazione dello spazio a bordo delle navi al fine di ridurre i costi.
I principali sistemi a disposizione delle compagnie per raggiungere questo obiettivo sono il vessel sharing, lo slot charter, lo slot purchase e lo slot exchange.
Con il vessel sharing i membri dell’alleanza condividono uno stesso viaggio caricando i propri containers su una nave dell’alleanza.
Per slot charter e slot purchase si intendono rispettivamente il fitto o l’acquisto di uno slot a bordo di una nave.
Infine lo slot exchange consiste nel condividere il proprio surplus di carico con i partner che al contrario non sono riusciti a caricare completamente la nave.
Anche se con diverse declinazioni tutte le modalità appena descritte hanno lo scopo di far si che tutti i viaggi sostenuti dalle navi di un’alleanza raggiungano sempre il break even point.
La condivisione delle navi consente, inoltre, di aumentare la frequenza del servizio e di coprire aree geografiche più vaste.
MM
